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WordPress sta Morendo?

Sia che tu sia un esperto nella creazione di siti web, sia che ti stia approcciando per la prima volta a questo mondo, sicuramente WordPress è un nome che avrai già sentito. WordPress, infatti, è un CMS open-source: questo vuol dire che è un Content Management System, una piattaforma che permette la creazione e la gestione di contenuti online, di libero accesso e che si è evoluta nel corso del tempo grazie alla sua enorme community.

Nonostante la popolarità gigantesca di questo strumento, però, ogni anno la stessa domanda serpeggia tra i siti online: WordPress sta per morire?

Perché c’è questo tipo di preoccupazione e cosa possiamo dedurre dalle statistiche che ruotano attorno a questo strumento? Lo vedremo nel corso di questo articolo, in cui ti daremo tutte le informazioni che ti servono per decidere se utilizzare o meno WordPress.

Iniziamo scoprendo l’origine di questo strumento.

come nasce wordpress

Come Nasce WordPress

Una delle motivazioni dietro alla preoccupazione che abbiamo visto in precedenza è data dalla storia di WordPress. Ogni cosa che ha un inizio, ha una fine, d’altronde. E più uno strumento è usato da tempo, più corre il rischio di diventare obsoleto.

Molti si chiedono se sia questo il caso per il CMS WordPress, vista la sua lontana origine datata 27 maggio 2003. Quest’anno, infatti, nel 2023 sono stati celebrati i 20 anni di servizio di questa piattaforma, la quale gode tutt’ora di un enorme successo e utilizzo.

La storia di WordPress ha visto il susseguirsi di più di 40 versioni, famose per i vari nomi associati ad artisti musicali, con una media di aggiornamenti di due volte l’anno. Al momento della scrittura di questo articolo, la versione attuale è “Lionel” rilasciata l’8 agosto del 2023.

Nel corso del tempo, come abbiamo detto, questo CMS si è evoluto significativamente, senza però dimenticare la sua missione originale. Oltre ad essere uno strumento libero e che quindi può essere migliorato da chiunque, WordPress si ripromette di essere una piattaforma alla portata di tutti, senza richiedere alcuna conoscenza tecnica di programmazione. Chiunque può creare un proprio portale con WordPress.

Proprio per espandere ulteriormente le proprie frontiere, nella storia di WordPress è giusto nominare anche WooCommerce, rilasciato per la prima volta il 27 settembre 2011. Parliamo di un plugin gratuito di WordPress che permette di introdurre all’interno di questa piattaforma numerose funzioni dedicate alla compra-vendita di prodotti e servizi, di fatto trasformando un sito tradizionale in un e-Commerce.

Se la storia di WordPress è quindi impressionante, cosa ci dicono le statistiche di oggi?

Statistiche di WordPress

Statistiche di WordPress

Ci sono un certo numero di valori che possono essere considerati per determinare il successo attuale della piattaforma. Potremmo cominciare con uno dei più popolari, ovvero Google Trends, ma utilizzeremo questa metrica più avanti nell’articolo.

Per questo motivo concentriamoci su altro, scoprendo le statistiche che sono state offerete da enti come W3Techs e Hubspot.

Innanzitutto è importante capire quale è la posizione attuale per quanto riguarda l’utilizzo di WordPress da parte delle persone. Sappiamo che in passato WordPress era la risorsa più usata sul web, come è la situazione nel 2023?

Contrariamente da quanto vorrebbero suggerire le voci di paese che appaiono ogni anno, WordPress continua ad avere delle statistiche impressionanti rispetto all’intera concorrenza. È stimato che al momento ci siano più di 850 milioni di siti costruiti tramite questo CMS, ottenendo il primato in particolare per i blog, con il 97% dei blogger del 2023.

Basti pensare che ogni anno, circa 8 miliardi di articoli vengono pubblicati tramite WordPress in tutto il mondo.

Questo non deve far pensare che questa risorsa possa essere usata solo per questa tipologia di siti: il 43% di tutti i siti del mondo è costruito su WordPress (una cifra da capogiro se pensiamo che nel 2018, solo 5 anni fa, essa era attorno al 29%), una percentuale che sale al 69% se consideriamo solo i portali costruiti tramite CMS.

Queste percentuali sono aumentate continuamente nel corso del tempo, nonostante il mercato abbia raggiunto un certo livello di saturazione.

È possibile analizzare anche i numeri di WooCommerce stesso, chiaramente più bassi in proporzione ma degni comunque di menzione: oltre 5 milioni di siti costruiti con WooCommerce sono online, generando un mercato di circa 20 miliardi di dollari l’anno (come accaduto nel 2020).

Nel luglio del 2023, WooCommerce mantiene la fetta più grande di mercato con una percentuale del 38,74%, risultando il plugin di maggior successo al mondo.

Considerati i numeri visti in precedenza per WordPress, possiamo anche renderci conto di quanto potenziale di crescita abbia ancora WooCommerce rispetto alle altre alternative su mercato. In ogni momento ci sono altri 845 milioni di siti che possono diventare eCommerce tramite la semplice installazione di WooCommerce.

Ma, visto tutto questo successo, perché appaiono le voci della sua imminente fine? Quali sono i pericoli che deve affrontare WordPress?

Le sfide di WordPress

WordPress challenges

Quali sono gli apparenti campanelli di allarme che possono mettere in dubbio il futuro di WordPress? Vediamoli insieme.

Concorrenza da nuove piattaforme come Shopify e Squarespace.

Nonostante WordPress sia attiva nel settore da 20 anni, durante questo periodo di tempo sono nate altre soluzioni e altri CMS. Il problema che molti utenti si pongono è quindi se WP sia in grado di rispondere a questa concorrenza e quale sia la sua situazione al momento.

Per rispondere a questo tipo di preoccupazioni, è importante capire quali sono i valori di cui tenere di conto. Principalmente è possibile analizzare due fattori: l’attenzione riservata dall’utenza verso WordPress e le altre soluzioni, e le effettive installazioni che al momento sono attive su ogni CMS.

Per il primo aspetto, uno strumento utilissimo è chiaramente Google Trends, il quale permette di controllare effettivamente le ricerche effettuate nel corso del tempo e l’interesse dell’utenza sul motore di ricerca.

Proviamo quindi a confrontare WordPress con gli altri CMS, iniziando da Shopify e Wix:

Sia Wix che Shopify sono due servizi nati nel 2006, uno in Israele e l’altro in Canada. Il secondo, in particolare, sta acquisendo notorietà nel corso del tempo e viene considerato il principale rivale di WordPress.

Nonostante questo, come puoi vedere dalle metriche in uso nella nostra comparativa (tre CMS, raggio di un anno), WordPress rimane comunque più ricercato sui motori di ricerca, senza mostrare un apparente calo nel corso del tempo.

È lecito presupporre che parte della preoccupazione nasca da comparazioni falsate. Molti utenti, infatti, confrontano WooCommerce con Shopify e Wix, senza tenere di conto che così facendo vanno a confrontare uno strumento dedicato solo agli eCommerce con due CMS utilizzati per ogni tipo di sito.

Se, infatti, andiamo a confrontare WooCommerce con altre due piattaforme dedicate esclusivamente agli eCommerce, come Magento e Prestashop, possiamo vedere che il plugin di WordPress non è da meno:

Il titolo di piattaforma per eCommerce più cercata è di WooCommerce

Chiaramente esiste una parte di utenza che preferisce la comodità di un servizio come Shopify, soprattutto grazie all’aiuto diretto che è possibile ottenere dalla sua assistenza, ma questo non vuol dire che l’interesse per WordPress sia scemato nel tempo, anzi.

Basti pensare ai valori che abbiamo visto prima: WordPress viene usato sul 43% di tutti i siti del mondo, ma questo non deve farti pensare che Shopify occupi il restante 57%. Questo numero, infatti, include tutti gli altri CMS e tutti i siti costruiti senza l’utilizzo di queste tecnologie. Infatti Shopify al momento conta circa il 4% del numero di siti al mondo, oltre 10 volte meno di WordPress.

La verità è che i due CMS hanno entrambi spazio nel mondo degli eCommerce, con utilizzi diversi in base al traffico di affari, al margine di guadagno e molto altro.

Preoccupazioni sulla sicurezza e come WordPress sta affrontando queste sfide

Un altro aspetto che è sempre in evidenza per quanto riguarda WordPress è quello della sicurezza. Non è raro, infatti, che faccia notizia la presenza di una backdoor o di una vulnerabilità nei siti costruiti tramite questo CMS.

Ma questo cosa vuol dire? WordPress è innatamente più pericoloso di altre alternative?

In realtà, come spesso accade, la maggior parte delle vulnerabilità nasce dall’errore umano: rispetto ad altri servizi che vengono gestiti a monte da un team di assistenza, WordPress lascia la piena gestione ai propri webmaster, i quali sono responsabili di tenere aggiornato non solo WordPress stesso, ma anche tutti i temi e plugin usati su di esso (oltre a installare solo strumenti sicuri).

L’aggiornamento di queste risorse, di base, non richiede più che qualche secondo e un semplice click da parte dei webmaster, ma errare è umano. Per questo motivo è possibile leggere continuamente inviti ad aggiornare i propri software per evitare eventuali problemi.

Chiaramente esistono altri tipi di vulnerabilità, talvolta legati al codice php del sito o alla possibilità di aggirare determinate regole per alcuni tipi di utenza, ma proprio per questo WP rilascia continuamente nuovi aggiornamenti che risolvono queste problematiche.

Certo: una breve analisi su CVEdetails può mostrare la presenza di centinaia di vulnerabilità nel codice di WordPress, ma la stragrande maggioranza di queste è stata risolta con le varie versioni rilasciate. Quindi sì: se hai intenzione di creare un sito con WordPress e non preoccuparti mai di aggiornarlo, nel corso degli anni diventerà sempre meno funzionale e più pericolante, ma come ogni altra cosa non curata al mondo.

Usabilità di WordPress rispetto ad altre piattaforme.

Infine, chiaramente il tema dell’usabilità è molto importante per tutti. Cosa si intende con questo termine? In genere si valuta quanto il CMS sia funzionale per lo scopo con cui viene usato, quanto sia facile da usare, efficiente e scalabile. Sebbene possano esserci altri aspetti, questi sono quelli considerati più importanti.

Affinché l’usabilità possa essere considerata un problema per WordPress, dovremmo appurare che ognuno (o almeno la maggioranza) di questi elementi sia carente nell’uso di questo CMS, e questo ovviamente non corrisponde a verità.

Basta guardare le centinaia di milioni di installazioni per capire che WordPress funzioni egregiamente, ma ci sono chiaramente degli aspetti per cui un CMS può essere meglio dell’altro.

Ad esempio, WordPress brilla per la sua facilità di utilizzo e la sua flessibilità, dandoti di fatto la possibilità di creare in pochissimo tempo un sito di qualsiasi tipo. Dall’altra parte, Shopify punta sull’assistenza, un sistema facile da usare e un’ottima scalabilità, essenziale per realtà commerciali enormi.

In sintesi potremmo dire che con WordPress c’è più potenziale, risparmio e libertà di movimento e sta quindi al webmaster capire in che modo sia possibile sfruttare al massimo queste risorse.

Quindi per quanto questi aspetti giustifichino l’uso di CMS diversi da parte dei miliardi di utenti al mondo, sicuramente non vanno a sottolineare un’apparente difficoltà o caduta di WordPress.

Cosa ha in serbo WordPress per il futuro

Un altro fattore per determinare l’imminente morte di un servizio è osservare il suo approccio in termini di aggiornamenti e la loro roadmap di aggiornamenti futuri.

Per quanto riguarda WordPress, il prossimo aggiornamento (al momento della scrittura di questo articolo) è previsto per novembre 2023, con il nome di Trac.

In ogni caso, gli aggiornamenti di WordPress seguono le quattro fasi del progetto Gutenberg, dando grande importanza alla facilità di modifica, di personalizzazione, collaborazione tra gli utenti e di multilingua (tutte cose già applicate a WordPress ma che sono spesso centrali nei futuri aggiornamenti).

Chiaramente, visto l’interesse verso questo CMS, tanti fanno congetture su quale sarà il futuro di questo strumento. Dalla maggiore attenzione riservata alla componente multilingua, a un’adozione maggiore di Javascript.

Tutto lascia pensare che WordPress sia qui per rimanere, quindi non dovremo far altro che osservare i suoi futuri sviluppi.

L'importanza della community WordPress

L’importanza della community WordPress

Abbiamo detto in precedenza che uno degli aspetti di maggiore interesse di altri CMS è quello di poter sfruttare l’assistenza spesso offerta con il servizio acquistato. Questo, però, non deve farti credere che usando WordPress ti ritroverai abbandonato a te stesso.

Al contrario: sebbene WordPress non abbia un’assistenza in tempo reale a cui porgere le tue domande, potrai sfruttare la gigantesca community che si è creata nel corso degli anni. Centinaia di milioni di utenti collaborano tutti i giorni con post, guide, documentazioni, tutorial e sviluppando temi e plugin. Al momento si contano oltre 60’000 plugin.

Si tratta quindi di due tipi di assistenza diversa: da una parte il singolo tecnico (che potrai comunque ingaggiare quando necessario, data la moltitudine di sviluppatori con esperienza su WordPress), dall’altra la massa della gente. La maggior parte dei problemi o delle incertezze che sperimenterai usando WordPress è già stata toccata con mano migliaia di volte prima di te. Spesso, infatti, è sufficiente una breve ricerca online per trovare la risposta di cui hai bisogno.

La community di WordPress è tra le più unite in assoluto: non solo online, ma anche tramite gli eventi WordCamp che vengono organizzati tutti gli anni, in ogni parte del mondo.

Non per niente questo aspetto viene considerato uno dei grandi punti di forza di questa realtà online.

WordPress e l'eCommerce

WordPress e l’eCommerce

Abbiamo già citato WooCommerce in precedenza, ma è importante sottolineare il potenziale che ha questo plugin. Creare un sito semplice è una cosa alla portata di tutti, ma spesso si considera difficile la creazione di un portale di vendita.

WooCommerce risolve questa difficoltà: condividendo la stessa facilità di uso di WordPress e la sua stessa flessibilità e possibilità di personalizzazione, di fatto WooCommerce permette di creare ogni tipo di negozio online.

Oltre alle funzioni base, già sufficienti per vendere prodotti su internet, è possibile introdurre centinaia di funzioni avanzate con la semplice installazione di plugin. Ecco quindi che un sito WooCommerce può prendere la forma di un sito di booking per alberghi e ristoranti, può diventare un portale con abbonamenti e di eLearning, o ancora può diventare un marketplace in cui diversi venditori possono vendere i proprio prodotti, come Amazon o eBay.

Con dodici anni di evoluzione alle sue spalle, WooCommerce è diventato uno strumento essenziale per milioni di negozi in tutto il mondo.

Conclusione

È naturale preoccuparsi prima di scegliere una piattaforma da usare, visto che non si desidera certo di investire tempo e denaro in un CMS che potrebbe sparire domani, ma è anche opportuno evitare di fare inutile allarmismo.

Se WordPress sicuramente chiuderà i battenti un giorno (d’altronde è normale che tutto ciò che ha un inizio abbia anche una fine) il giorno del giudizio sembra essere ancora lontano. WordPress è ancora la scelta preferita fra tutti i CMS e occupa ancora (di gran lunga) la fetta più grande del mercato.

Non solo: la community stessa rimane tremendamente attiva e unita, a dimostrazione di un proseguire dell’epoca d’oro di questa piattaforma.

Per questo motivo, se è lecito fare una scelta in base alle proprie esigenze lavorative, questa non dovrebbe essere condizionata da voci di paese.

E tu, cosa ne pensi? Facci sapere la tua opinione con un commento e condividi l’articolo per farlo leggere alle persone che continuano ad annunciare la fine di WordPress.

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